PERCHE’ LO PSICOLOGO?

Perché rivolgersi a uno psicologo

Se stai  soffrendo di uno di questi disturbi:

  • Ansia e depressione
  • Fobie ed attacchi di panico
  • Dipendenza affettiva
  • Problemi di coppia
  • Problemi nelle relazioni interpersonali
  • Disturbi legati alla sessualità (impotenza, anorgasmia, ecc..)
  • Incapacità di superare un lutto ed altri eventi traumatici
  • Scarsa autostima
  • Disturbi psicosomatici (insonnia, cefalee croniche, disturbi gastrointestinali di origine psicologica, giramenti, ecc..)

significa che non sei consapevole di quello che si agita all’interno di te stesso, e ciò ti procura sofferenza. Per utilizzare un’ allegoria, ti comporti come se fossi al timone di una imbarcazione di cui hai perduto il controllo e ti aggiri nelle acque dell’esistenza nella morsa delle onde, privo dell’ opportunità di decidere la tua meta.

Ecco quindi che insorge il sintomo: l’ansia, l’angoscia, l’attacco di panico, la depressione, la fobia, il disturbo psicosomatico ed altri disturbi, rappresentano  delle avvisaglie che hai perduto il controllo: ciò che speravi di  occultare a te stesso, sta ricomparendo nella tua esistenza cosciente con tutta la sua potenza, arrecandoti inquietudine e tormento.

Come puoi venirne fuori?  Chiedendo aiuto ad un professionista.

Perché se hai un problema è più utile rivolgersi ad un professionista piuttosto che ad un amico, un parente o un’altra persona del tuo contesto di riferimento?

In primo luogo perché il parente o l’amico, per quanto supportivi e dotati di empatia, non hanno quell’obiettività tale da poterci dare la soluzione giusta per noi. Essi potranno fornirci utili suggerimenti, ma il consiglio lascia il tempo che trova: quando si dà un consiglio si esprime cosa noi faremmo se fossimo al posto di quella persona, ma noi non siamo quella persona e le soluzioni che possono andar bene per noi, difficilmente saranno idonee anche per l’altro. Lo psicologo non dà consigli, aiuta l’altro a capire quale è per lui la soluzione più congeniale, ma è sempre la persona che sceglie e auto-determina il suo percorso esistenziale.

A differenza dell’aiuto offerto da un amico o un parente, lo psicologo è un elemento esterno al contesto della persona, e proprio per  il fatto stesso di essere  al di fuori del sistema, egli può fornire una lettura oggettiva e neutrale della realtà.

Parlarne con un amico o un parente spesso non è sufficiente per uscire dal tuo disagio, perché per quanto essi possano ascoltarti e comprenderti,  non hanno la neutralità , l’oggettività e la competenza tali da poterti aiutare completamente, solo un terapeuta può farlo.

Non bisogna vergognarsi a cercare e chiedere un aiuto professionale : anzi ammettere a se stessi di aver bisogno di un supporto e di un sostegno in un momento di difficoltà della nostra vita, è il primo passo per il cambiamento. Rimanere arroccati nell’illusoria difesa di autosufficienza di potercela fare da  soli e di non avere bisogno di nessuno, peggiora il tuo malessere, anzi ti crea un senso di colpa e di frustrazione in più per quello che percepirai essere il tuo ennesimo fallimento.

Ricorda che il tuo benessere viene prima di tutto, inizia ad amare te stesso ed amarsi significa prendersi cura del proprio corpo ma anche  della propria mente. Spesso non si esita  a recarsi da un dentista se ci fa male un dente o da un ortopedico se abbiamo dolore ad un ginocchio, tuttavia quante resistenze si mettono in atto prima di recarsi da uno psicologo o da uno psicoterapeuta! Ma ricorda che è la mente a governare il tuo corpo e se la mente soffre ne risentirà anche il tuo fisico.